Emozionami e imparerò: il ruolo delle emozioni nell'apprendimento
"Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari." (M.Montessori)
Nell'ultimo secolo, molte ricerche sottolineano la correlazione tra emozioni e apprendimento.
Se lo studente sperimenta emozioni positive ed è stimolato, apprenderà con maggior successo e con minore fatica rispetto a chi dovrá svolgere un compito che gli é stato imposto e che considera privo di interesse.
Se il contesto in cui si apprende sarà capace di suscitare emozioni, le conoscenze apprese non solo verranno interiorizzate ma verranno anche utilizzate all'occorrenza.
Al contrario, le esperienze prive di richiami emozionali saranno scarsamente coinvolgenti e dimenticate.
Alcuni psicologi dell'Università di Paris Ouest Nanterre La Défense, hanno scoperto, inoltre, che quando i bambini ridono imparano meglio.
ridere mentre si impara permette di creare un ambiente più rilassato ed elimina lo stress.
Lasciare le emozioni fuori dall'aula significherebbe rendere la classe uno spazio freddo, asettico. Lasciandole entrare, si dà la possibilità non solo di favorire un contatto tra alunno e insegnante ma anche di creare un gruppo classe.
Quest'ultimo è da considerarsi come un elemento importante per l'apprendimento perché assume la funzione di sostegno emotivo, di contenimento dell'ansia e di aiuto per tollerare le frustrazioni legate all'apprendimento e alla valutazione.