Pavor Nocturnus: il terrore mentre si dorme
Il "Pavor nocturnus", o terrore notturno, è un disturbo del sonno tipico dell'età pediatrica; è abbastanza comune, in particolare tra i 2 e i 12 anni, soprattutto nei maschietti, e tende a scomparire durante l'adolescenza.
L'esordio del pavor nocturnus è, spesso, del tutto inaspettato e le crisi possono essere impressionanti: il bambino dorme da un po' e, improvvisamente, inizia ad urlare in modo spaventoso. Ai genitori, appare davanti agli occhi una scena che può destare una forte preoccupazione: il bambino urla disperato, è pallido, rigido, sudato, gli occhi sono aperti e le pupille sono molto dilatate, il tono muscolare aumenta, il respiro è corto; alcune volte, deambula (sonnambulismo). Il bambino è inconsolabile e non risponde agli stimoli esterni.

I genitori, davanti ad una scena simile potrebbero restare di sasso e, in particolare, potrebbe essere scioccante, per loro, scoprire che i tentativi di consolare il bambino e/o di svegliarlo non solo sono vani ma possono addirittura far peggiorare la crisi: per il bambino, infatti, non è traumatico l'evento in sé ma lo è il risveglio forzato.
Cosa fare allora? Bisogna lasciare che la crisi passi da sola. Non bisognare fare nulla se non parlargli piano e dolcemente ed evitare che si faccia male durante la deambulazione: chiudere le finestre, non permettere l'accesso alle scale, chiudere la porta possono essere misure precauzionali. Il terrore notturno non ha una lunga durata: da pochi minuti a circa mezz'ora, dopodiché, il bambino torna a dormire come se non fosse mai accaduto nulla. E per lui, davvero non è mai accaduto niente! Non si tratta di un incubo, l'incubo viene ricordato. Il terrore notturno, invece, si presenta nelle fasi del sonno profondo 3-4, chiamate "non-rem", in cui non c'è consapevolezza e il risveglio è solo parziale. Per questo motivo, il bambino, al mattino, non ha il minimo ricordo di ciò che è accaduto durante la notte ed è per questo che sarebbe opportuno non raccontargli nulla, in modo da non spaventarlo.
Questi "scenari terrificanti" possono portare i genitori a pensare che il bambino soffra di qualche disturbo. Fortunatamente non è così: il terrore notturno ha un andamento benigno e non è correlato ad una maggiore predisposizione per i disturbi mentali. Tra le cause vi è una forte componente genetica: se un bambino soffre di questo disturbo, probabilmente ne ha sofferto anche il genitore, da piccolo. Tra le altre cause, possiamo trovare l'asma, il reflusso, apnee notturne, deprivazione del sonno.
Nella maggior parte dei casi, il bambino non necessita di farmaci ed è possibile adottare solo dei piccoli accorgimenti riguardo l'igiene del sonno come, ad esempio, avere orari regolari e non stimolare eccessivamente il bambino prima di dormire. Molto utili possono anche essere le tecniche di rilassamento che possono essere adeguatamente illustrate da un professionista.